30 settembre 2014
25 settembre 2014
24 settembre 2014
22 settembre 2014
18 settembre 2014
Ladri di biciclette
I soli emiliani che non hanno subito uno o più furti di bicicletta sono quei pochi che non ne hanno mai posseduta una.
Io, nel mio piccolo, sono a quota cinque e non sei perché durante l'ultimo tentativo d'nvolare la mia bici dal giardino della casa al mare hanno forato la gomma posteriore sulla siepe metallica, come è stato facile ricostruire. Nella stessa occasione hanno, invece, rubato quella di mia moglie, ennesimo rimpiazzo di precedenti bici rubate nel corso degli anni.
Io, nel mio piccolo, sono a quota cinque e non sei perché durante l'ultimo tentativo d'nvolare la mia bici dal giardino della casa al mare hanno forato la gomma posteriore sulla siepe metallica, come è stato facile ricostruire. Nella stessa occasione hanno, invece, rubato quella di mia moglie, ennesimo rimpiazzo di precedenti bici rubate nel corso degli anni.

Nel rientrare a casa a piedi, oggi ho fotograato questa gloriosa Atala assicurata con due solide catene che immobilizzano le due ruote collegandole al telaio e incatenano l'intera bici ad un palo di ferro, posto all'angolo fra via Santo Stefano e vicolo Pusterla, nel pieno centro frequentatissimo di Bologna.
La sella non l'aveva potuta legare, il prudentissimo possessore di una vecchia comunissima bici da uomo ... e gliel'hanno rubata.
Se ci fosse una legge del contrabbasso, molto più accomodante del contrappasso dantesco, il ladro, scivolando dal maltolto, dovrebbe scheggiarsi dolorosamente un incisivo e finire in una bella pzzanghera fangosa.
Da parte del vasto popolo dei biciderubati, glielo auguro di cuore.
17 settembre 2014
L'asino di Esopo
Nel prepararlo è meglio chiudersi in cucina, se non si vuole inondare la casa intera di un appetitoso, ma non sempre opportuno, aroma di arrostino. L'operazione non richiede alcuna abilità e anche i tempi di preparazione si sono ridotti moltissimo da quando sono comparsi quei frullatorini con il recipiente trasparente che mostra la brutta fine che fanno, in un attimo, i pezzettini di aglio e le foglioline di rosmarino riducendosi in una poltiglia verdina salata e profumatissima.

Mentre asciugavo il barattolo del sale, completamente svuotato e facilmente lavato, mi è tornata in mente la favola di Esopo dell'asino che cade accidentalmente nel fiume mentre trasporta un pesante carico di sale e riemerge sollevato dalle acque, ma annega travolto dalla corrente quando, credendo di alleggerirsi, si lascia cadere apposta, mentre trasporta un carico di spugne anzichè di sale.
Esopo conclude:"Allo stesso modo gli uomini non si accorgono che spesso sono le loro stesse azioni a rovinarli."
Fra me e sè, invece, pensavo che di asini che fanno i furbi ne ho incontrati dozzine, ma non ne ho mai visto annegare nessuno.