31 gennaio 2020
30 gennaio 2020
Resta di stucco, è un barbatrucco
Pur di lasciarlo di stucco
Era disposta ad ogni trucco
Per poterselo conquistare
Non sapeva che cosa fare
Ma era arcistufa di aspettare
29 gennaio 2020
Leggere & scrivere
Leggere e scrivere per un bambino
Sono il primo importante gradino
Per avvicinarsi alla cultura
Conoscere meglio l'uomo e la natura
E uscire dal primordiale stato ferino
27 gennaio 2020
Uno di meno
Quando li andarono a contare
C'erano tutti meno un militare
Come avesse fatto a scappare
E dove fosse riuscito ad andare
Non te lo vengo certo a raccontare
26 gennaio 2020
Villa Murri
Per un breve periodo da bambino
Ho abitato in una villa con un grande giardino
Appartenuta ad un famoso luminare
Celebre in Europa e anche oltre mare
Ne ricordo solo un affettuoso cagnolino
Calma piatta
Calmo è il mare e silente il vento
Dalle sartie solo un flebile lamento
Le vele sgonfie si lasciano cullare
Dalla gelida luna riflessa nel mare
Dalle stelle sfuggono bagliori d'argento
Il pelo nell'uovo
Con indosso soltanto e un minimo tanga
A colpo d'occhio era una gran bella stanga
Ma volendo trovarle proprio un difetto
Aveva un piccolo brufolo davanti sul petto
Come si suol dire nessuno è perfetto
Idi di Marzo
Quando Calpurnia vide Cesare uscire
Un presagio funesto la fece rabbrividire
A metà marzo andarsene così senza ombrello
Con la corona in testa invece del cappello
Almeno un'influenza era inevitabile predire
25 gennaio 2020
Intemperanza
E' indubbio che lo abbia veramente pronunciato
A microfono aperto l'ha proprio dichiarato
Nonostante il rumore si è proprio sentito
Quello che nessuno vorrebbe aver udito
Ha detto: Per Bacco sono proprio stupito
24 gennaio 2020
Cappuccini
In un consesso di cappuccini
Quasi uguali come confratellini
S'infiltrò un nero macchiato
Dal sapore più pronunciato
Con un goccio di latte fu emancipato
23 gennaio 2020
22 gennaio 2020
Automa leonardesco
Leonardo - Codice Atlantico f.812 r
Con qualche molla e ingranaggio
Mise insieme un mirabile aggeggio
Del tutto privo di una funzione
Che destava una grande ammirazione
Muovendosi a scatti senza cognizione
21 gennaio 2020
L'organizzazione
Prima di cominciare fermarsi a pensare
È la principale regola da imparare
La mancanza di organizzazione
È la totale rovina di una nazione
Non si campa sull'improvvisazione
20 gennaio 2020
Nella brace
Era caduto dalla padella nella brace
Inseguendo un introvabile pace
Insoddisfatto di un presente incolore
S'infliggeva un inutile dolore
Alla ricerca di un futuro migliore
19 gennaio 2020
Tempi duri
La retta via
L'altro giorno sono finito per caso sulla retta via
Mentre mi guardo intorno
per vedere chi ci sia
Camminando in lungo e in largo per alcune ore
Con
mia sorpresa ho incontrato un solo signore
Che si era perso anche lui e cercava
di andar via
18 gennaio 2020
17 gennaio 2020
San Photoshop
Chi ha lavorato in camera oscura
Con le bacinelle in cui nasce la figura
Non può che provare stupore e ammirazione
Per i programmi di foto-elaborazione
Che trasformano in realtà l'immaginazione
Fare il pieno
Voleva fare il pieno di energia
Ricaricarsi come una batteria
Esagerando a pranzo e a colazione
Diventò un inguardabile panzone
Un ippopotamo affacciato ad un balcone
16 gennaio 2020
Cavaliere medievale
Dentro una corazza di acciaio forgiato
Avanzava a cavallo come un carro armato
Gli bastava un po' d'acqua e un sacco di biada
Per sentirsi padrone di tutta la strada
Finché dentro un fiume finì annegato
15 gennaio 2020
Timeo danaos
Timeo danaos
Il cavallo di Troia
- Timeo danaos et dona ferentes
- E chi sarebbero questi greci portatori di doni?
- Quelli che ti telefonano svegliandoti per offrirti un contratto imperdibile
- Sono una piaga del secolo, però pensandoci non mi hanno mai chiamato all'alba
- Per me l'alba è mezzogiorno
- Ah, capisco. Hai una tua ora legale personale, piuttosto abbondante.
- Sì, mi si è spostato in avanti il ritmo circadiano, ma non ho ancora trovato le lancette per rimetterlo a posto.
- Hai ancora in funzione l'orologio a pendolo di tuo nonno?
- Sì, certo, sempre carico e in punto. Non l'hai visto quando vieni a trovarmi? E' sempre al suo posto da cinquant'anni.
- Non ci faccio più caso. Hai notato anche tu che gli arredi diventano trasparenti se hanno la grazia di rimanere al proprio posto.
- Certo, alcuni quadri non li vedevo più da tempo fin quando con il terremoto sono finiti tutti storti.
- ...e i libri per terra. Nel rimetterli a posto ho ritrovato vecchie letture che avevo completamente dimenticato.
- Adesso che ho molto più tempo per leggere e, da tre o quattro anni, leggo solo sul telefonino o sul tablet, faccio fuori un libro ogni due o tre settimane e me li scordo appena finiti, salvo eccezioni che lasciano il segno.
- Adesso cosa stai leggendo?
- Grandi speranze dell'amatissimo Dickens e l'Historia Langobardorum di Paolo diacono.
- Insieme?
- Si, non mi dispiace leggerne due alla volta se sono molto diversi fra loro.
- Come quando eravamo a scuola che leggevamo mezz'ora di storia medievale, poi per un'ora ci accapigliavamo con i versi dell'Elettra di Sofocle in greco, poi passavamo a Botticelli.
- Mannaggia l'Elettra. Era rimasto indietro e mi toccò di sciropparmela tutta in una notte insonne perché sarei stato interrogato la mattina dopo. Fu in quell'occasione che scoprii che il caffè non mi faceva nessun effetto. Per me era come acqua calda.
- Un mio amico se beve un caffè, uno normale da bar, resta agitato tutto il giorno.
- Buongiorno signorina... Tu adesso cosa prendi, di' a questa ragazza gentile cosa vuoi che ti porti. Per me il solito cappuccino senza schiuma, per favore.
14 gennaio 2020
Intelligenza artificiale
- Sapendo come la pensi, non te lo chiedo neanche.
- ...e come la penso?
- Ormai non lo so più neanche io che ti conosco da quando andavamo a scuola e portavamo le braghe corte di flanella grigia.
- Be' da allora credo di essere cambiato un po'. Adesso porto le braghe lunghe.
- E fai anche bene. Con le braghe corte saresti ridicolo.
- E allora? Fammi sta domanda.
- Ma tu ci credi nell'entropia e che stiamo andando in malora inesorabilmente?
- Ci credo, ci credo, ma c'è tempo, però: qualche miliardo di anni, minuto più, minuto meno. Insomma, non è che sia proprio quello a preoccuparmi di più al mondo... ma la vera domanda che mi volevi fare, invece, qual è?
- Hai ragione. Volevo chiederti se c'è da preoccuparsi della crescita dell'intelligenza artificiale. Finiremo nelle mani di robot intelligentissimi che faranno scelte a loro convenienti in barba alle esigenze di noi vecchi umani, come nei libri di fantascienza?
- Con una battuta potrei risponderti che mi preoccupa molto di più la decrescita dell'intelligenza naturale. Siamo in mano a della gente che sembra stupida, oltreché incompetente e ignorante. Nelle istituzioni sembra che si possa accedere solo attraverso una selezione a rovescio.
- Questo è il malinconico presente. Sono d'accordo con te. Trascurando la scuola, lo studio, la ricerca stiamo lasciando venire a galla la schiuma nelle strutture governative in balia di pochi paperoni che governano il mondo in barba agli stati e alle loro istituzioni, svuotate di vero potere decisionale.
- Hai detto tutto tu. In questa situazione, le sorti future si giocano invertendo la tendenza. Ci vuole più istruzione, Bisogna investire molti soldi nella scuola, dall'asilo all'università.
Intendo dire che bisogna potenziare le strutture, aumentare il numero degli insegnanti strapagandoli, dopo averli selezionati molto severamente. Questo fior di corpo docente dovrà essere libero di agire in strutture belle e ben attrezzate. Non ci sono scorciatoie, solo in questo modo potremo allevare nuove generazioni più preparate, meno avide e più educate che, con l'esperienza, potranno avviarsi a costituire una classe dirigente degna di questo nome... - ... e questi bravi ragazzi sapranno anche servirsi utilmente dell'intelligenza artificiale senza quell'avidità di potere monopolistico che ci sta schiavizzando.
- "Il mondo è bello e santo è l'avvenir" diceva mio padre citando Carducci, ironicamente, mi è sempre sembrato.
- E tu?
- Mio padre sapeva il fatto suo, non ho motivo per dissentire da lui..
13 gennaio 2020
12 gennaio 2020
Il populista
Sempre saltando di palo in frasca
Avanzava navigando a vista
Senza temere le contraddizioni
Sparava slogan e affermazioni
Ignorando critiche e obiezioni
11 gennaio 2020
De senectute
09 gennaio 2020
08 gennaio 2020
07 gennaio 2020
La pipa migliore
Anche la tua pipa migliore
Può guastarti il buonumore
Se non le dedichi attenzione
E ne trascuri la manutenzione
Anche le pipe hanno un cuore
Fare fortuna
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| Monaci questuanti |
Partì per l'India per non ritornare
Vendette tutto e si fece licenziare
Si riteneva tanto abile e dotato
Da far fortuna nel paese sottosviluppato
Finì dai monaci ridotto a mendicare
vedi anche Katzenbergen su questo blog








































