Tubo predittivo

 

Da un tubo retrattile d'incommensurata misura
Traeva gli auspici di una vita futura
Dalle spire contorte e dai suoi movimenti
Riusciva a predire le sorti e gli eventi
Nessun aruspice lo faceva con altrettanta cura

La relazione

Amore e Psiche - Canova - 1778-83 - Louvre - Paris

Voleva proporle una relazione non relazionale
Disamorata ma affettuosa calda non banale
La sua posizione lasciava interdetta l'innamorata
Che volevi sentirsi del tutto accettata
Non solo una presenza cara e affezionata

L'attesa

 

Era diventato un appassionato d'attesa
Col tempo era sopraggiunta del tutto inattesa
Questa passione che coltivava con determinazione
Approfittando di ogni possibile occasione
Per praticarla e renderla sempre più estesa

Intellettuali

 

Si frequentavano da anni con assidua cautela
Il loro non era amore né amicizia vera
Tendevano a discorsi intensamente generali
Acutamente astratti acremente ideali
Erano due estranei diversamente uguali

Lo sguardo

 

Il volto grigio di un leone senza criniera
Si intonava alla sua figura austera
Ma gli occhi vivaci acuti come spilli
Lampeggiavano come ardenti lapilli
Scrutando con l'avida ferocia di una fiera

La facciata

 

Parchi avvelenati fra vecchie mura
Paradisi artificiali di papaveri e cicuta
Si nascondono dietro la villa austera
Ingannevole e falsa come una megera
Paradigma di una pomposa vacua architettura

Al mercato

 

In un banco di cineserie a buon mercato
Gestito da un giovane arabo naturalizzato
Rovistavo fra oggetti di ogni forma e misura
Cercando d'indovinarne funzione e natura
Alla ricerca di qualcosa che avrei comprato

Modus in rebus

 

Castello di Montealegre de Campos (Valladolid)

Aspirazioni e pretese senza limiti
Ambizioni gonfiate e incontenibili
Al di là di ogni ragionevole misura
Lo imprigionavano dentro alte mura
Offuscandone intelletto e cultura

Ardito

 

Come le trine in un bel vestito
Obsoleto è divenuto il termine ardito
Denotava coraggio e spavalderia
Una propensione a buttarsi via
L'opposto esasperato dell'atarassia

Volontaria obbedienza

 

Samurai

La superiore libertà della sua esistenza
Nasceva da una volontaria rigida obbedienza
Non si concedeva effimere amicizie
Non ricorreva a meschinità e ingiustizie
Era immune da compromessi e furbizie

L'occasione

 

Mentre l'offerta felice passava
Sotto i suoi occhi e non la notava
Il vento infrangeva lo specchio
E il tempo riprendeva il possesso
Di una vita inconsapevole che ricominciava

Segnali allarmanti

 

Un buco nero ingoia una stella

Mondi lontani terribilmente sfolgoranti
Dall'eternità mandano muti segnali allarmanti
Che noi mortali non sappiamo interpretare
Un silenzio che non sappiamo ascoltare
Con lunghi intervalli che ci lasciano affranti

Le gerbere

Con quell'aria un po' intransigente
Per non dire spavalda e supponente
Due giovani gerbere vigorose
Si pavoneggiano come fossero rose
All'ombra di un pitosforo molto paziente

 

Rispettoso

 

Non calpestare le aiuole fiorite
Non raccogliere mazzetti di margherite
Mentre sradicava intere zolle di prato
Con le ruote del SUV super motorizzato
Si compiaceva di essere ben educato

Desolazione

 

Un odore di desolazione si diffonde
Si propaga con un rincorrersi di onde
Tentare di sfuggirlo appare vano
Si espande misterioso e arcano
Cavalcando un vento che soffia da lontano

Giorgio Manganelli

 

Da un pretesto insignificante e banale
Dava vita ad una fontana di zampilli verbali
Ad una cascata d'invenzioni esilaranti
Senza risparmiare né fanti né santi
Con un vortice di analogie senza uguali

La notizia

 

Durante la sua abituale passeggiata serale
Si imbattè in un irrequieto smanioso lacerto di giornale
Svolazzava imprendibile come un volatile dissennato
Accartocciandosi e rimbalzando sul selciato
Sicuramente conteneva una notizia ferale

No comment

 

Pur diffidando del vero assoluto
Si reputava sincero e avveduto
Ma evitava qualsiasi ostentazione
Della sua personale opinione
Per evitare disprezzo o ammirazione

L'assenza

 

In un angolo vuoto della casa
Della solita casa dove abitava
Per la prima volta scoprì un'assenza
In modo indefinito ne percepiva la presenza
Lo stupiva di averne solo allora preso coscienza

Addio Raffaella

 

Anche tu ci hai lasciato Raffaella
Intelligente trasgressiva oltre che bella
Vivace autoironica ed elegante
Hai sradicato tabù e malepiante
Con bravura e leggerezza affascinante

Collane di sospiri

 

Vendeva collane di sospiri a buon mercato
Che lui stesso aveva fabbricato
Disponeva anche di pause riflessive
E di occhiate ambigue o permissive
Ma per queste c'era poco mercato

Senza mascherina

 

Ai tavolini dei caffè finalmente liberati
Le ragazze sedute in abiti chiari e colorati
Senza mascherina pregustando l'estate
Inghiottivano il vento a piccole sorsate
Come fresche bevande mai assaporate

Macchie di silenzio

 

piazza Santo Stefano - Bologna

Grandi macchie di silenzio si allargavano
Come onde d'aria nella piazza pulsavano
Contendevano al vuoto del meriggio assolato
Ogni pietra sbiancata dello scabro selciato
Ogni residuo sussulto di vita era cancellato

Gli esclusi

 

Creature gobbe cornute malformate
Si aggiravano selvagge scalpitavano terrorizzate
Istintivamente presaghe del diluvio universale
Si scontravano con furia ancestrale
Nell'estremo tentativo di essere imbarcate

A piedi

 

Per andare a piedi a Gallipoli
Camminava a passi piccoli piccoli
Per la strada incontrт una cavalletta
Che voleva saltare fino a Barletta
Nessuno dei due aveva la bicicletta