Giacomo Cerruti detto il Pitocchetto (Milano 1698 – 1767) – vecchio con carlino |
- … e ad un certo punto, con mia sorpresa, mi fa: hai carpito il senso del mio discorso?
- Carpito con la r? E tu che cosa gli hai risposto?
- Gli ho risposto che avevo afferrato con gli artigli il frutto del suo pensiero e non me lo sarei lasciato sfuggire per nulla al mondo
- Si sarà offeso, immagino
- No, perché non avrà nemmeno sentito quello che gli ho detto. Aveva già ripreso a parlare prima che gli rispondessi. Non è interessato al dialogo, è un monologhista compulsivo.
- Se la dice e se la canta, insomma
- Quando riesce ad arpionare qualcuno lo sommerge di parole, ma non ho mai avuto l’impressione che sia interessato all’opinione del suo interlocutore. Quando mi telefona, appoggio l’apparecchio e vado a farmi un caffè sicuro che, quando riprendo l’ascolto, sta ancora parlando ininterrottamente senza essersi accorto della mia assenza
- E come mai allora lo frequenti?
- Parentela acquisita. Prima che mia sorella sposasse suo fratello non lo avevo mai visto. Lavora in banca e pare che sia un impiegato irreprensibile, ma dietro al vetro della cassa non può trattenere i clienti in fila con le sue chiacchiere.
- Dovrebbe comprare un cane. Uno di quei cagnolini che compaiano nei dipinti e hanno tutta l’aria di essere dei docili ascoltatori. Il problema che non sappiano rispondere a parole, nel caso del tuo parente, sarebbe del tutto irrilevante.
- Hai ragione, suggerirò a mia sorella di regalargli un docile e affettuoso cagnolino ascoltatore