Che senso ha un fiore senza profumo, direbbe Alice dopo aver abbandonato sul prato un libro senza figure?
Spesso negli stessi giardini e alla stessa stagione c’erano meravigliose siepi di gelsomini, bianche di fiori profumatissimi, o spalliere di caprifoglio meno appariscenti e altrettanto profumate, ma “le nonne” sembravano prestare attenzione solo ai trucchi caserecci per fare diventare azzurre le ortensie che, in qualche caso, effettivamente apparivano, con gentile condiscendenza, accanto alle riottose sorelle rosa.
Alla base ci deve essere il solito istinto perverso che, cent’anni fa, prima dell’avvento delle tinture per capelli libere&gratuite, facevano fischiare per la strada i meridionali al passaggio di una bionda e costringevano le giovani contadine a infarinarsi la faccia abbronzata prima di andare a ballare per sembrare bianche come “le signore”.
Per la stessa ragione, oggi, le biondissime signore si abbronzano faticosamente estate e inverno producendo quell’effetto straniante di sano immaginario o addirittura di negativo fotografico che lascia perplessi i dobermann di passaggio, così tradizionalisti nel loro rigore morale.
Spesso negli stessi giardini e alla stessa stagione c’erano meravigliose siepi di gelsomini, bianche di fiori profumatissimi, o spalliere di caprifoglio meno appariscenti e altrettanto profumate, ma “le nonne” sembravano prestare attenzione solo ai trucchi caserecci per fare diventare azzurre le ortensie che, in qualche caso, effettivamente apparivano, con gentile condiscendenza, accanto alle riottose sorelle rosa.
Alla base ci deve essere il solito istinto perverso che, cent’anni fa, prima dell’avvento delle tinture per capelli libere&gratuite, facevano fischiare per la strada i meridionali al passaggio di una bionda e costringevano le giovani contadine a infarinarsi la faccia abbronzata prima di andare a ballare per sembrare bianche come “le signore”.
Per la stessa ragione, oggi, le biondissime signore si abbronzano faticosamente estate e inverno producendo quell’effetto straniante di sano immaginario o addirittura di negativo fotografico che lascia perplessi i dobermann di passaggio, così tradizionalisti nel loro rigore morale.
Le rigogliose ortensie della foto scattata ieri sono in un giardino privato
di via Marella nel percorso fra casa mia e i giardini Margherita di Bologna.
di via Marella nel percorso fra casa mia e i giardini Margherita di Bologna.