Oggi sono rientrato a casa passando deliberatamente per via Fondazza dove avevo visto qualche giorno fa la curiosa esposizione di foto appese al muro con le mollette, come fossero fazzoletti messi ad asciugare al sole dopo il bucato.
Avevo letto da qualche mese sui giornali delle iniziative per migliorare i rapporti di buon vicinato fra gli abitanti di questa storica stradina, precedentemente conosciuta fra i bolognesi per due sole ragioni: il cinema Roma all'inizio della via, verso strada Maggiore, e la casa del pittore Giorgio Morandi al numero 36.
A parte il nome "Social Street" dato all'iniziativa e l'uso di Face Book per realizzarla, almeno nella fase iniziale, mi è sembrata una cosa simpatica e molto condivisibile, come tutte le attività che tendono a migliorare i rapporti umani, in modo semplice concreto e non invasivo a partire dalla buona abitudine di dirsi buongiorno.
A parte il nome "Social Street" dato all'iniziativa e l'uso di Face Book per realizzarla, almeno nella fase iniziale, mi è sembrata una cosa simpatica e molto condivisibile, come tutte le attività che tendono a migliorare i rapporti umani, in modo semplice concreto e non invasivo a partire dalla buona abitudine di dirsi buongiorno.
Non so bene lo scopo preciso della mostra di fotografie lungo lo squallido muro della ex caserma, ma è sicuramente una cosa simpatica che anche altri ragazzi fotografavano interessati e divertiti quando le ho riprese oggi con il telefonino.
Tanti auguri da parte mia a questa e ad altre iniziative simili.