Per il BOMBUS LAPIDARIUS, Bombo per gli amici, sembra che stia per schiudersi una nuova stagione di prosperità dovuta alla diminuzione della popolazione delle cugine api che stanno affrontando una crisi demografica drammatica: meno 50 % in Italia e peggio ancora negli Stati Uniti.
La diminuzione delle api non riguarda soltanto i circa 50 mila apicoltori italiani con più di un milione di alveari e una produzione di oltre 10 mila tonnellate di miele, ma anche gli agricoltori e, in particolare, i frutticultori e quindi tutti noi mangiatori di miele, pomodori, mele, pere, fragole ciligie, lamponi ecc.
Sono le api, infatti che nel loro girovagare di fiore in fiore per succhiarne il polline provvedono, appunto, all'impollinazione delle piante che così fruttificheranno, altrimenti... ciccia.
E il bombo, cosa c'entra? Be' è un impollinatore instancabile, dall'alba al tramonto non fa nient'altro durante la buona stagione, cioè quando è utile, poi si rintana in letargo in un buchetto, in attesa che passi l'inverno e ricomincino le fioriture primaverili.
Il bombo che tutti noi ci siamo fermati ad ammirare da bambini, mentre galleggiava nell'aria, ciccioso, nero e peloso, sopra un fiore, il bombo, dunque, potrebbe sostituire le api, non per la produzione del miele, ma, almeno, per impollinare le piante e non è poco, in attesa che le nostre care api, che dai tempi di Virgilio consideriamo amici di famiglia, tornino al loro splendore.
La diminuzione delle api non riguarda soltanto i circa 50 mila apicoltori italiani con più di un milione di alveari e una produzione di oltre 10 mila tonnellate di miele, ma anche gli agricoltori e, in particolare, i frutticultori e quindi tutti noi mangiatori di miele, pomodori, mele, pere, fragole ciligie, lamponi ecc.
Sono le api, infatti che nel loro girovagare di fiore in fiore per succhiarne il polline provvedono, appunto, all'impollinazione delle piante che così fruttificheranno, altrimenti... ciccia.
E il bombo, cosa c'entra? Be' è un impollinatore instancabile, dall'alba al tramonto non fa nient'altro durante la buona stagione, cioè quando è utile, poi si rintana in letargo in un buchetto, in attesa che passi l'inverno e ricomincino le fioriture primaverili.
Il bombo che tutti noi ci siamo fermati ad ammirare da bambini, mentre galleggiava nell'aria, ciccioso, nero e peloso, sopra un fiore, il bombo, dunque, potrebbe sostituire le api, non per la produzione del miele, ma, almeno, per impollinare le piante e non è poco, in attesa che le nostre care api, che dai tempi di Virgilio consideriamo amici di famiglia, tornino al loro splendore.
Nel frattempo, avanti bombo, scatenati!
Nessun commento:
Posta un commento