Leggo sulle BBC news che un reporter di una tv americana è finito nei guai per aver sostenuto che la signora Clinton avrebbe incoraggiato la figlia Chelsea a partecipare alla campagna elettorale in corso, per catturare voti giovanili. Nello stesso lungo e documentato articolo vengono citate le apparizioni di figlie e figli di altri candidati alla Casa bianca, anche del passato, e gli scandaletti che alcuni rampolli presidenziali hanno provocato (uso di alcoolici in età giovanile, esibizioni in vestiti trasparenti o nudi fotografici per Playboy).
Normalmente però, i figli dei candidati appaiono, belli sorridenti e plasticati, accanto ai genitori, in rassicuranti foto di famglia: quei falsi quadretti di armonia domestica con tanto di camino acceso e animali acciambellati ai piedi che rappresentano la più zuccherosa iconografia della famiglia bianca americana, patriottica, salda nei valori morali ereditati dai Padri Pellegrini e ben provvista di dollari, per ogni evenienza.
Inevitabilmente, mi veniva da pensare ai fatti di casa nostra e alla nostra campagna elettorale in corso. Per fortuna i 2+3 figli del padrone della televisione e le due figlie del suo antagonista, sindaco della città eterna, sono restati fuori dalla mischia, che io sappia.
Nessun cronista televisivo nostrano, in uno slancio di servilismo rampante, si è ancora cimentato in uno "speciale" sui figli dei candidati, per raccattare qualche voto giovanile in più al suo patron.
La domanda è: quanto tempo manca alla discesa in campo dei rampolli presidenziali nostrani?
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