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09 marzo 2008

...una pipa sempre in bocca e guai a chi la tocca

ven. 05 settembre 2003 ...una pipa sempre in bocca e guai a chi la tocca

Sono passati sei mesi da quando ho smesso (temporaneamente?) di fumare la pipa che mi ha sempre fatto compagnia per una vita intera, da quando avevo 15 anni.
Risultato: mi manca.
Molto.
Non è una questione di tasso di nicotina carente. Quella ha smesso di circolare nelle mie arterie ormai da un pezzo ed in modo anche fastidioso all'inizio, ma non ora. Per un paio di mesi ha alterato i miei ritmi di sonno: faccenda antipatica visto che io ero (e sono tornato) uno di qui casi anomali che dormono bene tutta notte, se non disturbati.
Ho smesso per effetto della campagna persecutoria attuata contro i fumatori, non perché avvertissi alcun disturbo o fastidio; neppure i più blandi, come la bocca impastata al risveglio o una tossetta “da fumo” o altre sciocchezze.
Quando l'onda persecutoria si è estesa dai cinema, dalle stazioni e dagli aeroporti, ai ristoranti fino alle spaziose e ariose pareti domestiche ho finito con l'arrendermi, tristemente, come chi è costretto a subire un torto, ma è stanco di difendersi e cede alla sopraffazione.
Ho sempre scelto tabacchi di buona qualità e dal profumo gradevole e non penetrante che, a parer mio e anche di non infrequenti persone gentili, profumavano l'aria delicatamente ed ho sempre evitato i neri trinciati dal sentore acre. Se la stagione lo permetteva, accendevo la pipa all'aria aperta e con la massima attenzione a limitare l'eccesso di fumo iniziale e la lasciavo spegnere prima di entrare in angusti locali pubblici.
Non sempre il risultato era coerente con l'intenzione, ma m'illudo di aver disturbato meno di tanti energumeni vocianti e bellesignore dal profumo invadente, per non parlare di altre ben più aggressive e pericolose forme di maleducazione.
A sei mesi dalla loro rimpianta scomparsa, un affettuoso e nostalgico ricordo alle mie belle pipe.

"Chi non fuma nella pipa non conosce la canzon" (a mio nonno)

Una pipa piccolina da fumare la mattina
una pipa molto scura solo in caso di paura
una pipa tutta nera da fumare quando è sera
una pipa fra le dita per guardare la partita
una pipa sempre in bocca e guai a chi la tocca
una pipa da succhiare se c'è vento in riva al mare
una pipa larga e tonda se c'è calma sulla sponda
una pipa con ghiera d'argento in caso di maltempo
una pipa di scorta in tasca se minaccia una burrasca
una pipa corta e stretta per i giri in bicicletta
una pipa perduta? Non bere la cicuta
una bella pipa di schiuma, beato chi la fuma
una pipa figurata: meglio d'una scampagnata
una pipa di radica chiara mezza dolce mezz'amara
una pipa tutta d'osso, buttala nel fosso
una pipa di terra rossa purché sia proprio ben cotta
una pipa qualunque lasciala a chiunque
una pipa da signorina lunga sottile e leggerina
una pipa da vecchio bella grossa e lucidata a specchio
una pipa o due rare belle solo da guardare
una pipa da collezione niente fumo tutto blasone
una pipa regalata ti rallegra la giornata
una pipa sol per me la più buona e bella che c'è
una pipa, poi un'altra e un'altra ancora finché arriva la buonora
una pipa e basta.



Pubblicato da Alessandro C. Candeli (@lec) ven. 05 settembre 2003 Invia un commento all'autore
"Hac re videre nostra mala non possumus; // alii simul delinquunt, censores sumus." (*)

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